Quello che si sta concludendo è stato un anno difficile, caratterizzato da un continuo stato di incertezza e precarietà che ha segnato gli animi di ognuno di noi e ha mostrato la nostra vulnerabilità, il nostro essere creature fragili ma non indifese, inermi. Abbiamo imparato a contare sulle nostre forze, a fare squadra, a sentirci uniti anche senza gli abbracci, con i  nostri sorrisi dietro a una mascherina. La scuola sta per finire, gli ultimi esami e finalmente un po’ di meritato riposo, le tanto sospirate vacanze.  Insegnare ( da insignare) è lasciare il segno, imprimere,  e la nostra scuola lo ha fatto, non si è arresa, ha continuato in presenza a dare gioia, speranza,  a “trasmettere” voglia di fare, di sentirsi attivi e protagonisti del proprio sapere. Tantissime le attività svolte in un percorso che ha messo al centro la persona, il suo vissuto, il suo paese. La collaborazione con le associazioni del luogo, con la stessa amministrazione comunale, con la parrocchia ha permesso di tenere stretti i legami con un territorio che, pur segnato da gravi problemi ambientali, vuole e ha bisogno di “rigenerarsi”, di avere linfa nuova e vitale. I docenti ci dicono sempre che noi ragazzi siamo la loro forza e comprendiamo che la scuola sta svolgendo appieno il suo compito di guida e di traino, sta aprendosi sempre più alla realtà territoriale conoscendone e facendone apprezzare sempre più gli aspetti che vanno valorizzati e colti con spirito nuovo.

Il Progetto ”Abitare il paese: emozioni, sensazioni, idee” ha dato l’opportunità di scoprire la storia di un paese che abbiamo imparato ad amare ritrovando, nei suoi luoghi e nelle sue tradizioni, i valori e le tracce dei nostri genitori, dei nostri nonni. Grazie al concorso fotografico, come fotografi esperti, abbiamo osservato anche i particolari che potrebbero sfuggire a un  occhio non attento. Tanti scorci paesaggistici, tanti angoli del nostro paese hanno preso vita, hanno avuto la giusta attenzione, sono rinati. Foto e video sono un segno della nostra rinnovata passione , del nostro “essere cittadini filippesi” che conoscono e amano il proprio territorio. I canti della nostra bella Sicilia sono serviti a dare suono e anima  alle piazze di San Filippo, ai murales che hanno fatto da splendida  cornice. L’impegno degli insegnanti e il loro entusiasmo hanno motivato noi, giovani alunni:  abbiamo gioito e imparato in modo naturale sentendoci parte di una realtà che ci vede protagonisti  del “qui e ora”.

Siamo alla fine di  un anno scolastico che ricorderemo perché anche noi abbiamo “lasciato traccia”, abbiamo imparato la bellezza di sentirsi parte di un territorio che ci appartiene e che sentiamo sempre più nostro ,  da proteggere , valorizzare e trattare con cura.

 

Gli alunni della Scuola Secondaria ”E. Fermi” di San Filippo del Mela