Si conclude con l’incontro del 29 marzo il cammino Quaresimale della nostra comunità Parrocchiale “IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA”, tenuto da Padre Giovanni Saccà, che ci ha guidati ad un’attenta riflessione, analizzando egregiamente tutti gli elementi caratterizzanti il brano del Vangelo di Giovanni, “LA RISURREZIONE DI LAZZARO”.
Attraverso delle chiavi di lettura l’Evangelista da a tutto un significato ben preciso, “Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Marta e Maria sua sorella, era malato”, dove il Villaggio rappresenta il luogo della tradizione che respinge qualsiasi novità, il luogo refrattario al cambiamento, il segno della resistenza e dell’ostilità nei confronti di Gesù.
Da qui parte il primo punto di riflessione, qual’è il mio villaggio? Cosa c’è dentro di me che mi rende ostile? Quali sono le mie paure di cambiare?
Il brano prosegue poi con Gesù che appresa la notizia di Lazzaro malato dice ai discepoli che voleva tornare in Giudea, spinto dall’amore per l’amico e per ogni uomo “Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato”
Gesù presenta la morte come fatto transitorio, simile al sonno che ristora e rigenera alla pienezza della vita eterna, e non come distacco definitivo dalla vita, come la fine di tutto.
E noi come ci poniamo di fronte alla morte? Come Maria con un atteggiamento di disperazione, o come Marta con un atteggiamento di fiducia e speranza? Le nostre lacrime sono cariche di disperazione, o come quelle di Gesù piene d’amore?
Ma il punto centrale di tutta la riflessione è al versetto 25”io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore vivrà”, Gesù sottolinea la centralità della sua persona e l’esigenza della fede in lui, di credere con il cuore, di entrare in piena comunione con Lui, perché solo chi crede con il cuore non morirà mai, e noi siamo capaci di dare fiducia a Gesù? Di credere in Lui anche nei momenti di difficoltà? Di sentirlo quando ci chiama alla vita?
Ed infine Gesù gridò a gran voce “Lazzaro vieni fuori”, è un grido di resurrezione e di speranza, che spezza il silenzio della disperazione umana dinanzi la morte.
Gesù ci chiama fuori dai nostri sepolcri per iniziare una vita nuova!
A conclusione dell’incontro, dai vari gruppi, sono emersi dei messaggi e delle riflessioni profonde, di quanto ha importanza approfondire ed accrescere il percorso di fede in ciascuno di noi.
Laura Rugulo