Si è svolto ieri pomeriggio il primo degli incontri del cammino quaresimale della comunità parrocchiale di Olivarella “Io sono la Risurrezione e la Vita: in cammino verso Pasqua”. “Gesù digiunò per quaranta giorni nel deserto” è stato il tema trattato da Padre Nino Caminiti, parroco messinese invitato per l’occasione da padre Stefano Messina, che si alternerà a Padre Giovanni Saccà nei cinque incontri previsti in previsione della Pasqua. Particolarmente partecipata dai molti operatori pastorali parrocchiali, la riflessione su un brano del Vangelo di Matteo ha focalizzato l’attenzione dei presenti sui concetti di digiuno e di deserto. Anche attraverso l’analisi critica di un’immagine sacra dell’artista Rupnik custodita nella Cripta di Padre Pio del nuovo santuario di San Giovanni Rotondo, Padre Nino Caminiti ha brillantemente spiegato la Parola, rintracciando, nella suddetta iconografia, tutti gli elementi caratterizzanti il brano del Vangelo di Marco, il più dettagliato tra i brani evangelici, con riferimento al periodo trascorso da Gesù nel deserto.
Satana tenta Cristo nel deserto.
“Il Signore si difende con lo scudo della Parola”: la mano destra che lambisce la croce come segno di salvezza; i piedi saldamente poggiati sulla roccia; Satana che tocca con il braccio destro, umanizzato, la Parola; Gesù che si fa scudo con la stessa Parola. Gesù, infatti, sa già che sarà fedele alla sua missione, si affida e si poggia sulla certezza che è il Padre, e sa già che sazierà la sua fame con la Parola. Costruttivo il confronto tra i partecipanti che ha concluso una serata ricca di spunti di approfondimento e riflessione.
Maria Grazia Celi