“DA SOLI SI VA PIÙ VELOCI, MA INSIEME SI VA PIU’ LONTANO”

 

Venerdì 22 Aprile, nella parrocchia S. Maria del Rosario di Giammoro, ha finalmente avuto luogo il primo incontro di un gemellaggio, da tempo pensato e desiderato, che ci ha visto coinvolti insieme alle realtà giovanili di alcune Parrocchie della nostra Diocesi di Messina: ragazzi e giovani di Giammoro, Condrò, Olivarella e del quartiere Ciantro di Milazzo abbiamo vissuto il primo momento di condivisione di un percorso pensato dai nostri parroci per riscoprire l’Oratorio e approfondire l’esperienza da animatori.

Noi giovani e adolescenti di Giammoro, con il nostro parroco Padre Michele Chiofalo, abbiamo accolto con gioia le altre comunità per questo primo incontro che si è concluso con una serata di convivialità.

A riscaldare subito l’atmosfera ci hanno pensato alcuni ragazzi della Comunità parrocchiale di Olivarella che in pochi minuti, con la loro vivace e simpatica animazione, hanno coinvolto tutti con balli e canti. Subito dopo è intervenuto Padre Stefano Messina, parroco di Olivarella e direttore della pastorale giovanile diocesana, che ci ha fornito vari spunti per riflettere sul nostro ruolo all’interno dell’Oratorio, e più nello specifico, su quali sono i punti di forza e i punti deboli dell’essere animatori.

Il confronto che è seguito al momento di riflessione ha permesso a noi giovani delle quattro comunità, divisi in gruppi, di confrontarci e arricchirci l’un l’altro grazie alle esperienze diverse che negli anni abbiamo vissuto nei nostri oratori. Questo confronto è stato un ottimo punto di partenza per iniziare a migliorare il nostro modo di spenderci all’interno della realtà oratoriale e rafforzare le basi delle nostre famiglie ecclesiali.

Abbiamo riscoperto insieme che indubbiamente l’aspetto fondamentale per essere gruppo è l’unione e la consapevolezza che Dio accompagna ogni nostro passo: è Lui che ci ha affidato un Talento e che rende ognuno di noi unico e speciale se soltanto siamo capaci di metterci in gioco, facendoci piccoli come i bambini e i ragazzi dei nostri Oratori.

«In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli». Questo particolare passo del Vangelo ci ha accompagnato durante il nostro “vero primo incontro” avvenuto, contro ogni previsione, “ai piedi della croce”, in un  momento di dolore che ha colpito la comunità di Olivarella ma in cui le quattro comunità, ancora sconosciute, sono diventate un’unica famiglia, un unico Oratorio, che ha vissuto ed è stato testimone della vita di Marika, una ragazza che, nella semplicità dei suoi 19 anni, è riuscita a vivere appieno la sua vocazione, mettendo davvero in pratica gli insegnamenti del Vangelo: <<chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me>>, dice Gesù, ed è proprio questo ciò che noi animatori siamo chiamati a fare, nella consapevolezza di non essere mai soli. Marika, con la sua morte, ha compiuto il suo “primo miracolo”, come lo ha definito Padre Stefano quando ci ha accolto nella camera ardente: unire le nostre quattro comunità.

Il nostro percorso insieme è appena iniziato, e questo gemellaggio ci porterà a condividere altri incontri, altri momenti di formazione e di crescita, e a prepararci insieme per il Grest 2022 – “BATTICUORE”.

La parte più bella di questo progetto sono i momenti che finalmente, dopo anni di esitazione e paura, ricominciamo a trascorrere insieme. La necessità di riappropriarci dei nostri spazi, delle nostre libertà e di tutto il tempo che ci è stato tolto, è stata pienamente soddisfatta in una serata (si spera solo la prima di tante) trascorsa insieme, tra risate, balli scatenati e nuove conoscenze.

Forse, soltanto chi ne fatto esperienza diretta, può intuire fino in fondo tutto questo: noi animatori diamo tanto ai nostri ragazzi, ma l’Oratorio dà a noi molto di più e, dopo due anni in cui abbiamo purtroppo perso la gioia di stare insieme, di fare nuove conoscenze, di confrontarci, abbiamo riscoperto che finalmente possiamo riappropriarci delle nostre vite e di ciò che ci fa stare bene: vivere i nostri momenti migliori con altri ragazzi animati dallo stesso spirito, mettendoci in gioco ognuno con i nostri talenti che Lui ci ha donato.

Quest’esperienza è appena iniziata, ma siamo certi che ci farà crescere non solo come animatori, ma anche come buoni cristiani e onesti cittadini (come insegna il buon D. Bosco) consapevoli che “DA SOLI SI VA PIÙ VELOCI, MA INSIEME SI VA PIU’ LONTANO”.

Eleonora, Caterina, Tiziana